Come faccio il trattamento: - occhio vigile quando ammiro la pianta: ogni singoli parassita va eliminato o con le mani, grattando via con l'unghia o schiacciandolo tra le dita (si vedrà che rimane un colore rossastro sulle dita), o con un cottonfioc imbevuto in alcool denaturato per levare i parassiti nei punti difficilmente raggiungibili. - in casi gravi spazzolo i rami con un vecchio dentifricio oppure addirittura poto i rami più infestati, porto la pianta all'esterno sul terrazzo e la spruzzo con una soluzione al 2-3% di olio minerale bianco che ricopre le coccinighie e le asfissia (si noti che gli insetticidi non sono molto efficaci sulle forme adulte delle coccinighie immobili in quanto protette dallo scudo ceroso o setoso difficile da penetrare) Come faccio la prevenzione: - ogni pianta di nuova introduzione va messa in quarantena per due settimane prima di inserirla nell'allestimento botanico, - negli allestimenti lascio un certo spazio tra le piante in modo che l'aria circoli bene. Intrecci di fusti e foglie sono i posti da ispezionare con maggiore frequenza in quanto le cocciniglie tendono a nascondersi, - ogni tanto spruzzo sulla pianta una soluzione di acqua demineralizzata con 20ml/l di isopropanolo al 70% + 1,5 ml/l di detergente blando per piatti. Profuma e crea un ambiente sconveniente per gli insetti fitofagi, - uso fertilizzanti con ridotto l'apporto di azoto per evitare lo sfilamento della pianta che la indebolisce. AutoreRibaltiamo il nostro rapporto con le piante e il verde. Non relegare le piante nei parchi ma portarle dentro per coabitare gli stessi nostri spazi dove trascorriamo abitualmente il 90% del nostro tempo.
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